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Cos'è l'autismo

Link al documento in PDF Legge 134_2015

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L’Autismo è una condizione neurologica e una disabilità dello sviluppo che dura tutta la vita. L’autismo influisce sul modo in cui una persona comunica e si rapporta con le altre persone e può manifestarsi con ristretti e ripetitivi modelli di comportamento, attività e interessi.


L’ANGSA fa riferimento alle definizioni di autismo e disabilità formulata dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (2006), delle classificazioni internazionali Classificazione Internazionale del Funzionamento, Disabilità e Salute (ICF), l’International Classification of Deseases and Disorders (ICD) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e al Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSM) della Società Psichiatrica Americana e ritiene ormai accertato che i Disturbi dello Spettro Autistico siano conseguenza di una disfunzione cerebrale piuttosto che un disturbo di origine psicogenetica. 
 
Inoltre le persone autistiche possono presentare modelli di comportamento e interessi notevolmente anomali (limitati, stereotipati e ripetitivi), non sempre comprensibili e per questo si trovano esposte a un alto rischio di isolamento sociale.

 

Nel bambino autistico il linguaggio verbale si sviluppa lentamente e in modo anomalo (incapacità di iniziare o sostenere una conversazione, uso stereotipato ed ecolalico del linguaggio), in alcuni casi non si sviluppa affatto. Il bambino autistico mostra un'apparente carenza di interesse e di reciprocità relazionale con gli altri; un'apparente indifferenza emotiva agli stimoli o al contrario, ipereccitabilità agli stessi; ha difficoltà a instaurare un contatto visivo diretto; è incapace di utilizzare la gestualità   e   l'espressione   facciale   per regolare l'interazione sociale.  La carenza dell'immaginazione e dell'imitazione non consentono il normale gioco, limitando le capacità di apprendimento. Tutto ciò, non permette alla persona autistica di integrarsi col mondo esterno, non perché non voglia, come si pensava un tempo, bensì perché non riesce.


In molti casi all'autismo si associa un ritardo mentale di entità variabile, distorsioni percettivo-sensoriali, epilessia, disprassia, dislessia, sindrome di Rett, Sclerosi Tuberosa o altre comorbilità.

Epidemiologia dell’autismo
 

Questa condizione riguarda un soggetto su 88, con i maschi colpiti 4-5 volte di più rispetto alle femmine.

 

In Europa la diffusione varia da paese a paese (uno su 160 in Danimarca, uno su 86 in Gran Bretagna, uno su 77 in Italia). Queste stime comprendono anche i casi di autismo lieve, che non compromettono gravemente la vita di relazione. È un numero molto alto, peraltro cresciuto negli ultimi decenni, non perché siano aumentati i casi di autismo infantile, quanto piuttosto per la capacità dei medici di porre questa diagnosi.

 

Le cause sono tutt’oggi sconosciute. Al momento non esiste una cura per questa condizione, ma la diagnosi precoce, gli interventi riabilitativi specifici e un’educazione strutturata possono potenziare le capacità del bambino, ridurre i comportamenti problema e migliorare la qualità di vita delle persone autistiche. Una diagnosi prenatale dell’autismo non è possibile, dal momento che non esiste alcun modo per segnalare la presenza di questo disturbo durante la gravidanza. Nei neonati i sintomi dell’autismo non sono ancora evidenti; diagnosticare l’autismo prima dei 12 mesi è difficile, anche se potrebbe essere sospettata nei bambini con uno scarso “aggancio visivo”, mentre è possibile entro i 2 anni.

 Caratteristiche dell'autismo  

  • Carenza o assenza di linguaggio

  • Ipersensibilità o scarsa reazione ai rumori

  • Carenza nello sguardo e nel contatto visivo

  • Utilizzo inappropriato dei giocattoli

  • Strani attaccamenti agli oggetti

  • Inabilità a rapportarsi con bambini e adulti

  • Difficoltà ad abituarsi ai cambiamenti

  • Risate o pianti inappropriati

  • Scarsa coscienza dei pericoli

 Scopo e finalità dell'Associazione 

L’obiettivo dell’ANGSA è di costruire una società inclusiva in cui ogni persona con autismo possa esprimersi e avere relazioni significative, perseguire in autonomia una vita il più possibile indipendente in cui i suoi diritti siano garantiti così come la sua qualità di vita. L'ANGSA ha struttura democratica, senza scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale.

 

Promuove l'educazione specializzata, l'assistenza sanitaria e sociale, la ricerca scientifica, la formazione degli operatori, la tutela dei diritti civili a favore delle persone autistiche e con disturbi generalizzati dello sviluppo affinché sia loro garantito il diritto inalienabile ad una vita libera e tutelata, il più possibile indipendente nel rispetto della loro dignità e del principio delle pari opportunità.

 

 L'ANGSA in favore delle persone autistiche si propone di:

  • Creare un collegamento tra le famiglie;

  • Svolgere ed organizzare attività anche di volontariato ai sensi della Legge 266/91;

  • Sostenere, stimolare, collaborare con "equipe" scientifiche allo scopo di orientare la ricerca verso studi sull'autismo;

  • Stabilire rapporti di collaborazione, collegamento, convenzioni e accreditamento con enti pubblici e privati; 

  • Raccogliere fondi al fine di garantire alle persone autistiche il diritto di cura e di un approccio riabilitativo–educativo adeguato.

  • Promuovere attività e campagne rivolte a realizzare una diagnosi precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico.

  • Sostenere e diffondere l’informazione tra il personale medico, della scuola e dell’assistenza per riconoscere i segnali precoci dell’autismo.

  • Stimolare le amministrazioni pubbliche perché realizzino interventi tempestivi per la “presa in carico” dei bambini nei primi anni di vita e per gli adulti.

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